5 motivi per cui le start up non decollano

Quali sono i veri motivi per cui le start up non riescono a raccogliere il capitale necessario per decollare? La realtà è che la maggior parte delle start up con l’opportunità di presentare proposte a investitori importanti, spesso si auto sabota, mancando l’obiettivo prima ancora di iniziare.

I motivi sono vari, ma ecco approfonditi i cinque principali.

 

1. Non si tratta solo del prodotto

Credere ed essere estremamente appassionati nel prodotto o servizio offerto è sicuramente la base per poter costruire una struttura solida. C’è chi passa anni, addirittura decenni, a fare brainstorming, studiare, sviluppare, aggiornare il proprio prodotto.
Il rischio è quello di sviluppare il miglior prodotto del mondo, ma non trovare nessuno interessato a comprarlo e a investire.

La differenza tra una start up che offre un prodotto con poco appeal e una con un prodotto che invece desta massima attenzione e interesse, basti pensare ad apple, è che quest’ultima sa come posizionare il proprio prodotto in relazione al proprio target. Queste aziende, infatti, stimolano i bisogni e i desideri più reconditi dei propri clienti.

Comprendono fin nei minimi dettagli ciò che motiva i loro clienti, come si sentono, pensano e reagiscono e come il loro prodotto colma perfettamente domande inevase. La creazione di soluzioni innovative riguarda, in definitiva, il modo in cui possono servire e influire sulla vita dei clienti.
Quindi, non si tratta solo del prodotto. Si tratta di servire con intelligenza i propri clienti. 

2. Problemi nel gruppo di consulenza?

Purtroppo, succede spesso che molte start up non riescono a muoversi nella giusta direzione a causa del gruppo di consulenza o del socio sbagliato che hanno scelto. Avere, infatti, i consigli giusti dalle persone giuste può far risparmiare anni e parecchio denaro. In qualità di imprenditori e investitori, comprendere e padroneggiare il potere della leva finanziaria e sfruttare il tempo a proprio vantaggio sono le chiavi del successo.

Una società, un’azienda o una start up può aver sviluppato il miglior prodotto presente sul mercato, ma se non sa come presentare al meglio il proprio pitch e come catturare l’interesse di eventuali investitori, anni di studio e progettazione vanno in fumo in men che non si dica.
Se a questi elementi si aggiunge un gruppo di consulenza che, invece di essere di traino, diventa di peso, è proprio finita: la start up raccoglierà briciole al posto di un solido capitale di partenza.

 

3. Pitching al pubblico sbagliato

I forum di investimento e gli eventi di lancio sono destinazioni interessanti per le aziende in crescita che aspirano a raccogliere capitale.
Le aziende che partecipano a questi eventi investono, a loro volta, grosse somme di denaro per presentare a una platea di potenziali investitori il proprio progetto.

Ma cosa succede sempre più di frequente? Succede che le start up non scelgono e si rivolgono a una platea troppo generica nella speranza di catturare lo squalo bianco in mezzo ad un oceano di pesci.
E così, non solo si arriva solo a un mancato investimento, ma anche ad una grande perdita di denaro.

Non bisogna mai dimenticare che non si tratta solo di capitale, ma anche e soprattutto di connessioni: il business è infatti un gioco, più che di denaro, di capitale umano.
Prima di partecipare ad eventi del genere è infatti necessario fare ricerche approfondite sul pubblico a cui si andrà a presentare il proprio prodotto o servizio. Qui trovi i passi per realizzare un pitch di successo.

4. Assenza di capitale di partenza o mancanza di un solido business plan?

Spesso, il direttore di un progetto pensa che il problema più grande sia l’assenza di capitale.
Certo, il denaro risolve molte cose. Ma “un’iniezione di capitalenon risolve certo gli enormi problemi generati da un cattivo business plan.

Centrare l’obiettivo e raggiungere l’apice il più velocemente possibile fa sicuramente gola, ma una crescita troppo veloce è tanto eccitante quanto insostenibile.

 

5. Assenza di autocritica

Non riuscire a scorgere la lezione che sta dietro al fallimento e ad imparare da esso è un errore che può risultare fatale: la strada verso l’obiettivo e il successo diventa lunga e tortuosa e i tempi si dilatano a dismisura.

Riconoscere di aver presentato il proprio pitch in modo errato, di non avere organizzazione, di avere problemi di comunicazione, sia interna che esterna, di avere un business plan scadente o un gruppo di consulenza non idoneo è il primo vero passo per aggiustare il tiro e mettersi sulla strada giusta.

Non avere una chiara consapevolezza dei problemi che devono essere affrontati e migliorati, impedirà, senza alcun dubbio, la nascita e lo sviluppo della start up.