Intervista a Lorenzo Sazzini, Business Advisor Mybestinvest

1. Quali sono gli elementi che Mybestinvest utilizza per valutare un buon Pitch? 

Il Pitch è ovviamente uno dei documenti più importanti alla base di una campagna di Equity Crowdfunding, a cui però devono essere affiancati anche altri documenti formali e di approfondimento, come ad esempio il business plan, la visura camerale, lo statuto, l’ultimo bilancio approvato. Valutando un Pitch, noi di Mybestinvest ne analizziamo la chiarezza, la completezza e l’efficacia. 

Il Pitch, oltre a fornire indicazioni tecniche, ha ovviamente una fortissima valenza comunicativa e di marketing nell’ingaggio di potenziali clienti e investitori. Quindi deve essere un buon mix tra contenuti e stile. 

Data la breve durata di un Pitch, sono consigliati elementi visuali e infografiche capaci di restituire, in pochi attimi, molteplici informazioni. È inoltre importante gestire bene i tempi della presentazione, ricordandosi che spesso “togliere” è meglio che “aggiungere”.

2. Che relazione c’è tra Pitch, Startup e Equity Crowdfunding?

Il Pitch è uno dei momenti più critici ed emozionanti dell’avvio di una startup. Nella richiesta di finanziamento è la “call to action” che non si può assolutamente sbagliare!

Questo è ancora più vero in una campagna di Equity Crowdfunding dove il Pitch è il biglietto da visita della startup. 

Rappresenta la prima impressione che si lascia ai potenziali investitori siano essi crowder, business angel o fondi di venture capital. 

Ovviamente, il Pitch non è sufficiente per raccogliere il capitale durante la campagna e quindi è l’elemento, o meglio il momento, in cui si cattura l’interesse dell’investitore. 

3. Quanto conta la persona che presenta un buon Pitch? 

In un Pitch di successo, ci deve essere un effetto “wow”: composto da un mix di abilità comunicativa, leadership, visione e conoscenza del progetto e del settore. Per questo la persona che lo presenta è determinante e solitamente si tratta di un founder o del CEO che ha sognato, creato e sviluppato la startup approfondendo con passione e impegno ogni singolo aspetto. 

Personalmente, sono convinto che dietro a un buon Pitch ci debba sempre essere un team di valore. Utilizzando una metafora calcistica, il bomber finalizza il gioco ma a vincere il campionato è sempre l’intera squadra, non il singolo fuoriclasse.

4. Cosa valutano gli investitori in un Pitch? 

Sicuramente gli investitori valutano diversi elementi: 

  • L’innovatività e la scalabilità del modello di business; 
  • Potenzialità del mercato; 
  • L’adeguatezza delle assunzioni nella costruzione delle proiezioni economico-finanziarie e i track record e i kpi vantati dalla startup.

Anche le prospettive, la velocità di crescita e l’equilibrio finanziario sono elementi significativi. 

Ad esempio, è importante sapere: 

la startup brucia ancora cassa oppure no? 

In quanti anni inizierà a generare valore per gli shareholder? 

Quale tasso di crescita è previsto nei prossimi anni?

Altri elementi di interesse sono infine l’obiettivo di raccolta e il modo in cui le 

risorse verranno allocate, la strategia di sviluppo e l’exit-strategy individuata. Inoltre sono fondamentali l’adeguatezza del team e l’eventuale presenza di investitori o partner di rilievo che conferiscono credibilità oltre a una prima validazione del modello di business. 

5. Un grande Pitch può lanciare un’idea mediocre? 

Direi di no. Per quanto una comunicazione brillante possa aiutare nel brevissimo periodo, una startup per avere successo deve avere alle spalle un’idea innovativa e un’eccellente pianificazione. Un grande pitch da solo non basta. Ad oggi, quasi più della metà delle startup non supera i primi 5 anni di attività. 

 

6. Un grande Pitch può lanciare un progetto con certezza anche in un momento di crisi economica come questa? 

Questa è una domanda non semplice e la risposta presenta tratti ambivalenti. Il periodo di emergenza sanitaria globale che stiamo affrontando, legato al Covid-19, ha avuto e avrà drammatiche conseguenze economiche e sociali.

In momenti come questi, solitamente le persone tendono a essere più conservative nelle proprie azioni e investimenti, durante una crisi si è più avversi al rischio e questo può penalizzare una campagna di Equity Crowdfunding e gli investimenti in startup che sono tipicamente investimenti ad alto rischio e non velocemente liquidabili.

D’altra parte, è anche vero che è nei momenti di crisi – cioè di passaggio  – che nascono idee innovative capaci di avere un impatto dirompente sui mercati. E penso che questa, come le precedenti crisi, vedrà nascere tante nuove imprese che si affermeranno nei prossimi anni. Occorre approcciare con creatività i nuovi spazi di mercato che si sono creati, sfruttando anche la grande accelerazione nell’utilizzo della tecnologia digitale che il lockdown ha dato a famiglie e imprese. 

Indubbiamente, un Pitch deve tenere in considerazione diversi elementi e deve parlare, soprattutto ora, sia alla parte più razionale che alla parte più inconscia e irrazionale di ciascuno di noi.

Se sei interessato all’argomento, scarica qui l’Ebook gratuito di Mybestinvest. 

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