BREVE STORIA DEL CROWDFUNDING

INTERVISTA AL NOTAIO FABIO COSENZA, COO DI MYBESTINVEST

In questa intervista, il notaio Fabio Cosenza, COO di Mybestinvest, racconta cosa significa e qual è la storia del “Crowdfunding”, ma anche come è nato il progetto Mybestinvest. Se siete curiosi di approfondire l’argomento, alla fine dell’intervista troverete un interessante e-Book scaricabile gratuitamente!

Storia Crowdfunding

  • CI PUÒ RACCONTARE BREVEMENTE LA STORIA DEL CROWDFUNDING?

Quando pensiamo al Crowdfunding siamo portati a immaginare un fenomeno moderno anzi, possiamo dire, contemporaneo. In realtà non è così.

Di moderno e contemporaneo v’è la legislazione che lo regola, ma il fenomeno ha una storia ben più remota che potremmo stigmatizzare con tre grandi esempi.

 

  • Il primo, noto ai più, è quello della famosa Statua della Libertà donata nel 1845 dai Francesi agli Americani. Il monumento era però mancante del piedistallo. Il notissimo giornalista J. Pulitzer – che ha dato il nome al celebre premio – si attivò attraverso la propria testata, organizzando una raccolta fondi per trovare la somma necessaria per completare l’opera; e vi riuscì. La campagna ebbe un enorme successo, visibile tutt’ora, attraverso la donazione di piccole somme di individui che ebbero in cambio la propria storia raccontata dallo stesso Pulitzer sul proprio giornale.

 

  • Il secondo esempio di Crowdfunding, già applicato al sistema finanziario, è quello della Compagnia Francese delle Indie Coloniali tra il 1600 e il 1700. A fronte di un capitale importante versato direttamente dal Re Sole per finanziare l’impresa, si innescò un meccanismo virtuoso di emulazione nel quale, moltissime facoltose persone si precipitarono a versare la loro quota per contribuire alla realizzazione dell’impresa.

 

  • Il terzo e ultimo esempio ci porta ancora più indietro nella storia e precisamente all’Atene del V° Sec. A.C.. Il fatto è legato alla classica ridistribuzione tra i cittadini dei surplus ricavati dalle miniere d’argento a sud della città. Ma il celebre Temistocle, nell’Agorà, propose un’alternativa: anziché distribuire i danari tra i cittadini più illustri della città, li invitò a reinvestirli nella costruzione di una imponente flotta navale di trecento navi. La proposta ebbe successo e questa enorme flotta, costruita con una donazione collettiva di somme di denaro individuali, diventò realtà di grande successo per usi commerciali e militari.

Per riassumere, la mia ferma opinione è che quando parliamo di Crowdfunding, decliniamo sostanzialmente in chiave moderna e con strumenti attuali, idee e convinzioni da sempre presenti nella storia dell’umanità.

 

  • LEI, NOTAIO, COME SI È PERSONALMENTE AVVICINATO AL CROWDFUNDING?

Al Crowdfunding oggi si avvicinano due tipologie di soggetti: investitori e imprenditori.

L’investitore per provare nuovi canali di investimento, l’imprenditore per cercare nuove risorse per alimentare la propria attività.

Nel mio caso, essendo io Notaio, il mio approccio al Crowdfunding è avvenuto attraverso un percorso di aggiornamento professionale. Nel 2013, la Consob inizia a normare il fenomeno e io ho quindi cercato di capire come la mia professione potesse trovare collocazione all’interno dell’Equity Crowdfunding.

Con una battuta possiamo definire il mio, un interesse “laico” e tale cerco di farlo rimanere.

 

  • COME È NATA L’IDEA DI FONDARE UN PORTALE DI EQUITY CROWDFUDING?

L’idea nasce da tre spunti: uno personale, uno culturale e uno professionale.

 

  • Quello personale è radicato in me da sempre, ed è la convinzione che reinvestire le somme che si guadagnano abbia un portato positivo.

 

  • Lo spunto culturale, invece, è radicato nel fatto che io credo profondamente nel concetto di comunità. Una comunità è fatta di individui legati da valori e obiettivi. Per conseguire questi obiettivi è indispensabile che gli individui si impegnino tra loro attivamente.

 

  • Il terzo spunto, professionale appunto, nasce dalla domanda: “Come posso fare per essere utile ai miei clienti al di là dell’incarico notarile che lo stato mi ha assegnato?”

 

Bene, se mettiamo insieme queste tre motivazioni, direi che la risposta comune l’ho trovata nell’Equity Crowdfunding. Il portale è per me uno strumento di realizzazione professionale e personale e aggiungo, di creazione valoriale per gli altri.

crowdfunding

  • COME SI DIFFERENZIA L’ATTIVITÀ DEL PORTALE DI MYBESTINVEST
    DAGLI ALTRI PORTALI?

Gli elementi di differenziazione dagli altri portali sono sostanzialmente due: un elemento soggettivo e un elemento obiettivo.

 

  • Quello soggettivo è portato dalle persone che insieme a me hanno creato Mybestinvest. Essendo tutti professionisti in diversi settori, noi tutti conosciamo bene quei tecnicismi e quelle difficoltà che accompagnano la vita delle imprese e dei loro progetti di crescita. L’Equity Crowdfunding è, per sua natura, un percorso di crescita.

 

  • Il secondo elemento, quello legato all’obiettività, è dato dal fatto che le nostre singole esperienze di vita professionale sono slegate dal portale. In quanto liberi professionisti, il nostro scopo non è certo quello economico, ma si fonda sul desiderio profondo di creare una cultura d’impresa: portare l’idea di comunità all’interno delle PMI.

 

  • QUALE PUÒ ESSERE, SECONDO LEI, L’IMPATTO ECONOMICO DELL’EQUITY CROWDFUNDING IN QUESTA DIFFICILE CONTINGENZA STORICA?

In questo momento il ruolo dell’Equity Crowdfunding può essere decisivo per salvare il paese. È uno strumento che non necessariamente in autonomia, ma anche affiancandosi ai tradizionali sistemi di credito, può implementarli ed essere di grande ausilio. 

Faccio un esempio concreto. 

Sappiamo bene che le imprese stanno ricorrendo a finanziamenti solo per far fronte alle scadenze. Quindi ci troveremo, da un lato, di fronte a imprese che hanno debiti non collegati a un percorso innovativo, dall’altro, di fronte a investitori che non sapranno bene dove investire. Le risorse di questi investitori sarebbero in realtà decisive per le imprese in difficoltà. Il compito del Crowdfunding è proprio quello di farli incontrare.

Ecco, in questo senso, l’Equity Crowdfunding può essere considerato un “viatico” per creare una comunità virtuosa con finalità del tutto valoriali: creare impresa, creare comunità e crescita economica.

Penso che questo sia il momento migliore per farlo, nonostante la crisi economica e forse proprio per superarla.  


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