Sono dunque forme di investimento ad alto rischio, ma che possono risultare vincenti in termini di ritorno economico in quanto parliamo di investimenti riguardanti settori ad elevato potenziale di sviluppo. Coloro che gestiscono un fondo vc vengono definiti Venture Capitalist. In cambio dell’investimento, questi ricevono una percentuale più o meno elevata dell’equity, a seconda della valutazione e uno o più posti nel consiglio di amministrazione. Lo scopo del VC è guadagnare investendo laddove altre istituzioni non possono/vogliono (a causa del rischio appunto). Inoltre, il capitale di rischio può essere fornito sotto forma monetaria o sotto forma di competenza tecnica o gestionale.

Il modello di crowdfunding aperto consente a chiunque di eseguire la due diligence che preferisce, a partire da una schermata di presentazione iniziale per poi arrivare a un’analisi più approfondita delle previsioni finanziarie e del panorama competitivo.

Il seguente articolo contrappone e analizza le sinergie, i contrasti e le lacune dell’equity crowdfunding e del capitale di rischio.

1. PR e copertura mediatica

E’ fondamentale suscitare l’interesse del pubblico, in modo da avere libero accesso allo strumento di marketing di conversione più importante: il passaparola. Infatti, se la tua startup dovesse ricevere molto denaro, cerca di coinvolgere più persone possibili, in modo da diffondere la notizia in maniera esponenziale.

2. Comunità

Le vere comunità “aziendali” sono rare. Raggiungere una massa critica di utenti coinvolti è impegnativo, ma è reso notevolmente più facile nel momento in cui vengono portati a bordo, in una volta sola, migliaia di investitori motivati sia finanziariamente che emotivamente.

3. Utenti fedeli

La fidelizzazione del cliente ricopre un ruolo fondamentale per raggiungere il successo e per questo sta diventando sempre più impegnativa.

Il capitale di rischio può essere un settore piuttosto complesso, spesso poco compreso dalle persone. I Venture Capitalist infatti, al contrario di ciò che accade nel crowdfunding, iniziano solitamente dal traguardo, dall’obiettivo finale piuttosto che dal classico punto di partenza. Da dove arriva dunque il valore aggiunto specifico del VC?

1. Investire insieme ai fondatori

La maggior parte degli investitori non avrà rapporti diretti con i fondatori della startup che hanno deciso di sostenere. Infatti, i VC sono davvero necessari solo nei momenti decisivi o di difficoltà.

2. Esperienza

Solitamente un investitore esperto ha incontrato e valutato decine di migliaia di startup. Quindi, se da un lato un fondatore è l’esperto del settore scelto, dall’altro un VC è in grado confrontare fasi e modelli di business per semplificare, perfezionare e supportare la storia di crescita di una startup.

3. “Club” di raccolta fondi

Purtroppo, il mondo dei VC ha natura spesso esclusiva e “da club” del settore. A volte, però può succedere che le idee migliori provengano da un luogo inaspettato, piuttosto che dalla cerchia ristretta di VC. La missione del crowdfunding è democratizzare gli investimenti e quindi abbattere questa barriera d’ingresso.